Alimentazione
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
Ricette: la marmellata di mele cotogne
 
Con l'arrivo dell'autunno molti alberi di frutta si riempiono di prodotti pronti per essere raccolti. Il periodo dipende dal clima e dalla zona geografica, ma pur sempre si tratta di frutta che può essere utilizzata, se non per mangiarla quando è eccessiva, per trasformarla in qualche modo.
In questa pagina si illustra come procedere per ottenere una marmellata di mele cotogne. I segreti da conoscere per ovviare a molteplici inconvenienti che pure s'incontrano con alcuni tipi di frutta come questa. E poi quando è il caso di prepararla perché, come molti sanno, le mele cotogne devono essere ben mature per ottenere una marmellata che si rispetti. Diversamente ci saranno problemi anche nel consumo sul pane. Tuttavia, se si seguono le indicazioni seguenti, non ci saranno difficoltà a riempire numerosi barattoli da usare quando, d'inverno, si vorrà fare colazione o si desidererà preparare qualche crostata.
 
Altre pagine inerenti nel sito:
 

Gli ingredienti  
Per preparare la marmellata in casa con le mele cotogne sono necessari i tre soliti ingredienti per questo tipo di ricetta: le mele cotogne, lo zucchero e il limone.
Per quanto riguarda le mele cotogne è necessario che esse siano abbastanza matura. Il fatto è che, in caso contrario, sarebbe difficile anche eliminare la scorza perché si tratta di un frutto particolare che è durissimo. Poi occorre lavare prima di sbucciare i pomi e quindi sbucciarli, preferibilmente con un coltello del tipo adatto anche a pelare le patate: si fa molto prima.
Oltre al torsolo vero e proprio, bisogna eliminare anche la parte che lo circonda quando risulta molto granulosa. Si faccia attenzione perché può essere più dura del resto della polpa.
Lo zucchero da usare è quello normale da cucina, poi occorre il succo di limone. Per procedere è necessario usare una pentola capiente per il quantitativo di frutta, un cucchiaio di legno, piuttosto lungo, i barattoli ben puliti e i fornelli.

La preparazione
La preparazione della marmellata di mele cotogne è particolare perché la frutta è particolare. Perciò prima di accendere il fuoco, è necessario spezzettare la polpa con un coltello ben affilato. Dove si sente qualcosa di troppo duro si provveda a eliminarlo, resterebbe altrimenti qualche nodulo dentro la marmellata. Quindi si accenda il fornello e si mantenga un fuoco prima allegro e poi lento per tutto il tempo necessario alla bollitura della frutta. Si aggiunge lo zucchero e il limone, subito.
Queste sono le operazioni da fare:

  1. dopo aver lavato e mondato la frutta, si pone in una pentola a pezzi il èpiù èpossibile di piccole dimensioni, il restio sarà spappolato dal calore con l'aiuto del cucciagio di legno per mescolare;
  2. si fa cuocere a fuoco lento aggiungendo una metà, in peso rispetto alla frutta, di zucchero. Se abbiamo due chili di ele cotogne è necessaripo un chilo di zucchero. In ongi caso di può controllare lì'aspettyo del co,mposto mentre cuoce. Se appare poco brillante si aggiujnga altro zucchero percvhé esso dipende anche dalal dolcezza della frutta che, comè ovvio, non è sempre simile. Il limone può essere nella proprozione di uno per tre chili di frutta;
  3. sarà sufficiente, generalmente, ma tutto dipende da come la frutta resti sappolata, mezzora o poco più di cottura. Per ottenere un composto più denso, è sufficiente tenerlo ancora sul fuoco, con la pentola scoperchiata, in modo che l'acqua evapori. Si tenga conto che quando si raffredda, la marmellata sarà più densa di come appare durante la cottura, poiché lo zucchero si rapprenderà;
  4. i barattoli di vetro devono essere puliti e preferibilmente sterilizzati in acqua bollente, basta una bollitura di alcuni minuti, poi si possono lasciare capovolti in modo da perdere tutta l'acqua interna;
  5. si riempiono tutti i barattoli con la marmellata ormai pronta, usando il mestolo o un cucchiaio, avendo cura di mescolare il composto ogni tanto per tenerlo sempre ben amalgamato e omogeneo;
  6. i barattoli, ben tappati, devono essere mantenuti a testa in giù fino al raffreddamento avvenuto del prodotto. Questo serve , soprattutto se non siano stati sterilizzati con acqua bollente, per evitare che il prodotto si rovini. Dal gionro dopo la marmellata sarà a disposizione. I barattoli aperti possono essere cosnervati nella dispensa e non occorre il frigorifero.

Le difficoltà 
Se lo zucchero fosse esagerato, avremmo una marmellata molto dura, alla fine. In quel caso si può scioglierla mediante la stessa procedura della cottura, ma aggiungendo soltanto altra frutta. Viceversa, se troppo liquida, si può tornare a farla cuocere senza coperchio della pendola per lasciare evaporare l'acqua in eccesso. Non è necessario la procedura a bagno Maria dei barattoli in quanto la stessa temperatura della marmellata calda continuerà, oppure effettuerà, l'opera di sterilizzazione dei recipienti.

Commenti e conclusioni 
Con questo tipo di conservazione della frutta si ottiene un duplice scopo: il primo è quello di poter utilizzare nel tempo un quantitativo di frutta che non era possibile consumare al momento della sua maturazione, (è questo il caso di chi abbia alberi di mele cotogne che danno molto prodotto nella raccolta), il secondo è di poter risparmiare denaro. Il costo finale di un barattolo di marmellata così ottenuto, difatti, è sicuramente inferiore a quello che si pagherebbe in un negozio di alimentari ma, nel contempo, si avrà un prodotto fatto, a parte lo zucchero, soltanto di frutta, genuina e saporita, senza conservanti di nessun tipo. In commercio, in questi casi, usano la gelatina che sarebbe capace anche di fare della marmellata apparente addensando acqua e zucchero soltanto!

Torna all'indice delle ricette.