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le mele cotte
 
Per ogni tipo di frutta ci può essere una maniera diversa di gustarla, e ciò avviene anche con le mele che, specie quando si hanno alberi a disposizione e la produzione è abbondante, si può pensare anche a cucinarle. Allora uno dei modi possibili, senza dover spendere troppo tempo per ottenere un differente piatto, è di cuocerle al forno. Così si possono conservare per qualche giorno e scaldarle appena poco prima di mangiarle. La ricetta è semplice da attuare e il risultato è molto apprezzabile, a patto che si abbiano mele di una certa qualità, che incide parecchio sul gusto finale.
Il tipo di mela è importante perché, durante la cottura, alcuni gusti si esaltano mentre altri si deteriorano. Dunque il risultato non dipende dal costo della frutta o dalla sua provenienza, ma dalla sua tipologia, ancorché di aspetto poco gradevole. Troppo spesso, difatti, non sono le dimensioni o la bella presenza del prodotto che lo fanno diventare adatto a una determinata ricetta, quanto ciò che sentiamo in bocca al momento della masticazione: il sapore.
Nella ricetta che segue, oltre a come procedere, spieghiamo le qualità di mele che sono le più adatte a essere cotte al forno.
 
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Le mele 
La mela, nota per essere un frutto che nasce anche in zone di montagna e con clima non troppo favorevole, è da sempre quello più utilizzato sulle nostre tavole, forse anche per il prezzo di vendita fra i più bassi in commercio.
Spesso si hanno alberi nei propri orti o nel giardino di casa che producono svariati chili di frutta all'anno. In tal caso, per evitare di vederle andare a male, si può pensare di sfruttare il prodotto per ottenere succhi di frutta oppure per provare a farne della frutta sciroppata, se non marmellata in barattoli. Eppure vi è un'altra ricetta, molto adatta alle mele, che si prepara in pochissimo tempo e che può servire per completare i pasti giornalieri della famiglia.

Come cuocere le mele al forno
La qualità di mele adatta allo scopo è quella che le definisce limoncelle, per il gusto delicato di limone che hanno. L'aspetto può anche essere di un frutto poco cresciuto o dal colore fra il giallo e il verde, ma ciò non toglie che il sapore sia di una squisitezza unica. Per le altre qualità si consiglia di fare una prova in quanto il risultato potrebbe essere di poco valore e, dunque, non efficace. Con le limoncelle si va sul sicuro.
Ecco che cosa fare:
  • dopo averle raccolte, (il periodo della massima maturazione può essere fra la fine di settembre e i primi di ottobre), le mele devono essere ben lavate in quanto non bisogna affatto sbucciarle. In questo modo mantengono inalterato il loro gradevole sapore e sono anche più sode dopo la cottura;
  • quindi si consiglia di tagliarle almeno a metà per eliminare il torsolo. Saranno, così, mangiate con maggiore piacevolezza;
  • si mettono in un tegame piuttosto alto, possibilmente di vetro per poter esaminare la cottura nel tempo, dotato di coperchio (se non si usa il coperchio si perdono gli aromi e le mele restano asciutte, senza succo sul fondo);
  • si aggiungono un paio di centimetri di acqua, misurabili sul fondo dopo aver composto le mele nel tegame;
  • si aggiunge qualche cucchiaio di zucchero, (equiparabile, come quantità, al formaggio sulla pasta asciutta);
  • si mette in forno a 180° per un'ora, qualora le mele siano piccole si possono tenerle anche meno tempo, (la metà o pure meno se sono mature), bisogna controllare che restino sode esternamente e morbide internamente (infilando su di esse una forchetta per tastare la consistenza della polpa).
Bisogna fare attenzione a non lasciare le mele a contatto con il coperchio del tegame per evitare che la temperatura proveniente dall'alto faccia attaccare la buccia alla superficie dello stesso recipiente. Allora potrebbe bruciarsi. Per il resto occorre solamente attendere.
Le mele cotte si servono in un piattino, da mangiare con una forchetta da dolce. Possono essere consumate come frutta o come dessert alla fine del pasto, accompagnate, se gradite nel modo, da una spolverata di cacao, da mandorle o da noci triturate. Ma vanno benissimo anche così come sono, che già hanno la loro ottima squisitezza.
Qualora ne restino a disposizione, si possono scaldare in un secondo momento e mangiarne anche dopo giorni, senza che abbiano perso nulla del gusto, come appena cotte.

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